giovedì 31 ottobre 2013

il caso inca cgil

INCA-CGIL 50 famiglie truffate nella sede del patronato a Zurigo

La storia del CDF sembra la storia di un villaggio gallico situato in mezzo all’ impero romano che cerca di sopravvivere alle diverse ingerenze ed ai molteplici soprusi. Purtroppo la vicenda vissuta dal CDF è la cruda verità come si presenta tra l’emigrazione italiana a Zurigo. Inermi pensionati si erano rivolti al patronato INCA/ CGIL come prescritto dalla legislatura italiana e ufficialmente pubblicato e raccomandato tra altri dai vari consolati. La costituzione italiana e una legge specifica avrebbero dovuto tutelare questi pensionati ma di sorpresa si ritrovano perfidamente raggirati in mezzo ad un’infame sopruso da parte di impiegati pubblici. Ecco come inizia la prefazione sulla descrizione del c.d. Caso Inca. Di seguito ci saranno alcune brevi cenni sull'intera questione, tutt'ora irrisolta. 
Parte prima: L’ esperienza di più di 50 famiglie truffate nella sede del patronato INCA/ CGIL a Zurigo si aggiunge alle innumerevoli peripezie dell’ emigrazione che ha visto e vede coinvolte ancora oggi, decine di famiglie italiane. Questa volta pero c’è una particolarità: infatti, è entro le mura di un ente pubblico italiano che si lavora truffando deliberatamente gli emigranti italiani e che le autorità deputate al controllo rimangano in silenzio. Per una decina di anni chi si rivolgeva al patronato INCA/CGIL e chiedeva assistenza per svolgere la pratica di pensionamento veniva derubato dal capitale della previdenza professionale per la vecchiaia. Ci si recava all’INCA/ CGIL su avviso ufficiale del Consolato e dell’INPS perché il patronato è stato propriamente costituito dalla Repubblica Italiana per tutelare ed assistere il cittadino al conseguimento di prestazioni previdenziali (a tal proposito si ricorda creazione dell'INCA, avvenuta nel 1945, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro CGIL volle assicurare un servizio d’assistenza sociale a tutti i lavoratori italiani, anche se non organizzati sindacalmente, senza distinzione di fede politica e religiosa. n.d.r.), sanitarie e di carattere socio-assistenziale, incluse quelle in materia di emigrazione. Nel caso di questa infame truffa si può veramente parlare di una vera e propria licenza a delinquere in mano all’INCA/ CGIL di Zurigo.



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